iceberg metafora di conscio e inconscio

Uno degli aspetti più affascinanti e utili della Riflessologia plantare è quello di poter agire in modo concreto non solo sul corpo ma anche sulla mente della persona trattata.

Corpo e mente sono una cosa sola

La radice di molte delle sofferenze del corpo fisico lamentate dai nostri clienti ha origine nella loro mente non consapevole (inconscio).

Quando dico "molte" intendo la quasi totalità delle sofferenze!

Devi sapere infatti che non più del 10% dell'attività della nostra mente è consapevole (conscia) mentre per il resto esegue ripetutamente programmi automatici!

Ebbene si, che ci piaccia o no, siamo gestiti in gran parte da programmi involontari che controllano le nostre emozioni, decisioni e azioni.

Come un vero e proprio pilota automatico, comportamenti memorizzati e reazioni emotive abituali sfuggono al nostro controllo consapevole!

Se ci pensi bene, questo vuol dire che il corpo fisico non è altro che una manifestazione della mente. In pratica corpo e mente sono la stessa cosa, solo che si trovano su piani di espressione e percezione differenti!

Corpo e mente: i limiti comunicativi

Se pratichi la Riflessologia Plantare, lo stretto rapporto tra fisico e mente ti riguarda molto da vicino. Ricorda infatti che stai pur sempre applicando una disciplina olistica!

Torniamo quindi alla relazione di aiuto che hai con i tuoi clienti.

Quando una persona viene da te per un trattamento, ti riferisce il suo stato: ti dice come sta, cosa sente, cosa gli è successo, perché ha quel dolore, ecc.

È facile capire che la difficoltà di gestione della mente inconsapevole comporta dei potenziali limiti comuncativi tra te e il tuo cliente.

In che senso? 

Il più delle volte ti descrive a voce le sue problematiche e i motivi che, solo in apparenza, le hanno determinate. Linguaggio del corpo a parte, usa solo quella piccola frazione di mente consapevole con la quale si identifica e percepisce la sua realtà.

Come puoi fare cieco affidamento solo su queste informazioni? Per loro natura sono incomplete e spesso per niente pertinenti con l’origine dei disturbi lamentati!

Per formazione sei abituato a costruire il trattamento solo sulla base dei sintomi raccontati dal cliente? Allora sappi che così non potrai avere completo accesso alla radice delle problematiche della persona.

Tradotto: non potrai sfruttare tutto il potenziale della Riflessologia e i tuoi trattamenti non saranno mai abbastanza efficaci!

Corpo e mente: lavorare sulle memorie sommerse

Per fortuna esistono dei principi pratici che se applicati al tuo trattamento ti permettono di superare in modo facile l'ostacolo comunicativo.

Puoi quindi acquisire il maggior numero di informazioni dal cliente in modo indipendente dal tipo, dal numero e dal modo di riferire le problematiche.

Devi sapere infatti che usando la giusta manualità Riflessologica puoi accedere e lavorare in modo diretto anche sulla mente inconsapevole della persona. Puoi agire in modo concreto sulla parte più nascosta che sta all'origine di molti disturbi.

Si tratta di usare il tocco per rilevare e far riaffiorare i disequilibri "sommersi" che di norma non sono sotto il controllo diretto della persona, ma che ritrovi come memoria inscritta ed espressa nel suo corpo e alla quale puoi accedere attraverso i piedi.

Puoi fare il salto di qualità e diventare un RIFLESSOLOGO EFFICACE

Lavorare sui riflessi in modo da influire sulla parte più sommersa della persona è molto facile. Conoscere e applicare i giusti principi del tocco diventa indispensabile quando i risultati dei trattamenti raggiungono una situazione di stallo e niente sembra più efficace.

Per introdurti a come accedere al potere nascosto della Riflessologia e uscire dalla consuetudine ho creato per te TRE REPORT GRATUITI.

Clicca qui sotto e accedi ai tre report che ho deciso di regalarti.